Angri città d'arte

Chiesa della Madonna del Carmine

Eretta nel 1611 dagli iscritti dell’omonima Confraternita, conserva pregevoli opere. Il pio sodalizio, a cui si deve la costruzione della chiesa, fu istitutio dai padri carmelitani nei pressi dell’attuale via Santa Maria, dove i religiosi avevano un loro convento. Ma agli inizi del Seicento, essendo il monastero lontano dal paese e i locali insufficienti per le accresciute esigenze, i confratelli decisero di erigere l’attuale chiesa e di costruire, dall’altro lato della strada, un nuovo edificio per ospitare i carmelitani, di cui oggi si sono perse le tracce.
Nel 1655 papa Innocenzo X soppresse il convento e da quel momento la confraternita ebbe vita propria.
Durante la seconda metà del Settecento, così come avvenne per altre chiese angresi, il tempio venne
ristrutturato in stile barocco e i lavori vennero eseguiti da Pietro Desiderio. Nel 1977 la Soprintendenza ai Monumenti della Campania l’ha catalogata fra gli esempi architettonici attribuiti a frate d’Elia.
Il terremoto del 1980 causò il crollo parziale della facciata, successivamente ripristinata come la precedente.