Angri città d'arte

Villa comunale

Realizzata in concomitanza della ristrutturazione del maniero voluta dai Doria nella seconda metà del Settecento, la villa comunale si trova in perfetta armonia stilistica con il castello. Difatti, dal suo ingresso principale si gode della visione del pregevole scalone di raccordo fra il mastio e il palazzo che, nonostante le sue aperture sul muro di sostegno posteriore, nasconde completamente alla vista le case delle vie di Mezzo, mentre lascia visibili ampie porzioni di cielo. E di contro, dallo scalone, la vista si apre esclusivamente dall’ampio giardino, con le sue piante secolari – censite a cura del Comune pochi decenni or sono – attraverso le quinte delle colonne d’ingresso al castello e padiglioni situati ai lati dell’ingresso della villa stessa, creando una sorta di continuità architettonica, nonostante la presenza della larga strada.
L’impianto originario voluto dai Doria prevedeva, secondo i canoni dell’epoca, il giardino all’italiana, con siepi e piante rampicanti di piccole dimensioni, la collinetta artificiale, ancora in sito oggi, e un labirinto sulla parte più a monte.
Questo polmone verde, oggi al centro del paese, è stato ripetutamente studiato sia perché, nonostante qualche rimaneggiamento, ha conservato la sua architettura originaria sia perché esiste un nutrito carteggio descrittivo, con tanto di piani progettuali, dell’epoca in cui venne realizzato sia perché conserva diverse piante originarie.